venerdì 21 marzo 2008

ci sono ancora

è passato tanto di quel tempo dal mio ultimo post che io stesso non sapevo più che senso avesse tornare qui e ricominciare a scrivere...
sono passati tanti mesi di fatica,tanti mesi in cui non ho fatto altro che poter tornare a fare qualcosa che mi appartenesse.le giornate passate a studiare mano mano diventavano sempre più un dovere e sempre meno un piacere.questa università(sistema università) mi piace sempre meno.che ne sarà di chi non altro interesse che un trenta nel libretto?e poi che se ne farà mai...
in fondo uno lotta e suda per un pezzo di carta che nessuno guarderà mai.l'unica cosa che mi spinge avanti è la speranza di essere una persona leggermente migliore di quello che sono.
al di là della persona che se la cava negli studi ce n'è una che ha bisogno di fare qualcosa che esca dai bordi di un foglio che attesti una laurea.probabilemente un domani sarò quello che vorrei essere oggi.o forse non lo so nemmeno io che voglio.

martedì 6 novembre 2007

ADDIO MAESTRO



ciao maestro,

ci hai lasciati con il tuo solito stile,sobrio ma incisivo.

ci hai lasciato la speranza di non arrendersi mai a tutto quello che col giornalismo non c'entra nulla.

si,sei stato più forte di tutti,alla faccia dei tuoi -ormai furono- 87 anni.

ed è così che le persone rimangono eterne.a te è bastata una penna.

buon viaggio maestro

mercoledì 31 ottobre 2007

RETE 4 ALIVE

ci voleva un articolo -molto ben nascosto- della finanziaria 2007 a confermarci che l'Italia è diventato in paese in cui la legge vale 0, o melio vale solo per alcuni.
Il signor Gentiloni, in barba alla corte costituzionale e dei diritti europea, ha prorogato il passaggio DELL'ABUSIVA RETE 4 sul satellite.
in pratica Questa gente sta riuscendo a eguagliare il triste primato di Berlusconi per quanto riguarda il triste capitolo sulle leggi ad personam.
Stavolta la gravità è nello scambio di favori tra destra e sinistra.
io sono ogni giorno più sfiduciato.
questa gente mi fa pena

lunedì 22 ottobre 2007

senza parole...

ecco la lettera di salvatore borsellino a beppe grillo.
ecco cosa ha imparato l'Italia in 16 anni

La notizia dell'avocazione da parte della Procura Generale dell'inchiesta Why Not al Procuratore De Magistris e' di quelle che lascia senza fiato.Solo un'altra volta nella mia vita mi ero trovato in questo stato d'animo.Era il 19 Luglio del 1992 e avevo appena sentito al telegiornale la notizia dell'attentato il cui scopo non era altri che quello di impedire ad un Giudice che, nelle sue indagini, era arrivato troppo vicino all'origine del cancro che corrode la vita dello Stato Italiano, di procedere sulla sua strrada.Morto Paolo Borsellino l'ignobile patto avviato tra lo Stato Italiano e la criminalita' mafiosa aveva potuto seguire il suo corso ed oggi vediamo le conseguenze del degrado morale a cui questo scellerato patto ha portato.Ieri era stato necessario uccidere uno dopo l'altro due giudici che, da soli, combattevano una lotta che lo Stato Italiano non solo si e' sempre rifiutato di combattere ma che ha spesso combattuto dalla parte di quello che avrebbe dovuto essere il nemico da estirpare e spesso ne ha armato direttamente la mano.Oggi non serve piu' neanche il tritolo, oggi basta, alla luce del sole, avocare un'indagine nella quale uno dei pochi giudici coraggiosi rimasti stava per arrivare al livello degli "intoccabili", perche' tutto continui a procedere come stabilito.Perche' questa casta ormai completamente avulsa dal paese reale e dalla gente onesta che ancora esiste, anche se purtroppo colpevole di un silenzio che ormai si confonde con l'indifferenza se non con la connivenza, possa continuare a governare indegnamente il nostro paese e a coltivare i propri esclusivi interessi in uno Stato che considera ormai di propria esclusiva proprietà.Oggi basta che un ministro indegno come il signor Mastella ricatti un imbelle capo del governo, forse coinvolto negli stessi suoi luridi traffici, minacciando una crisi di governo, perche' tutta una classe politica faccia quadrato intono al suo degno rappresentante e si esercitino in conseguenza chissa' quale tipo di pressioni sui vertici molli della magistratura per ottenere l'avocazione di un'indagine e quindi l'inoffensivita' di un giudice sensa neanche bisogno del tritolo come era stato necessario per Paolo Borsellino.Siamo giunti alla fine della Repubblica Italiana e dello Stato di Diritto.In un paese civile il ministro Mastella non avrebbe potuto chiedere il trasferimento del Dr. De Magistris titolare dell'inchiesta in cui e' indagato il suo stesso capo di governo e lo stesso ministro.Se la decisione del Procuratore Generale non verrà immediatamente annullata dal CSM, saremo di fronte alla fine dell'indipendenza della magistratura e in conseguenza dello stesso Stato di Diritto.Il Presidente Giorgio Napolitano, nonostante sia stato più volte sollecitato, continua a tacere su queste nefandezze dimostrando che la retorica dello Stato e della figura istituzionale di garante della Costituzione Repubblicana non sono diventate, in questa disgraziata Italia, altro che vuote parole.Quaranta anni fa sono andato via dalla Sicilia perche' ritenevo impossibile di vivere la mia vita in un paese in cui la legalita' era solo una parola del vocabolario, ora non ritengo piu' che sia una vita degna di chiamarsi con questo nome e quindi una vita degna di esserre vissuta quella di vivere in un paese dove l'illegalita' e' diventata la legge dello Stato." Salvatore Borsellino

venerdì 28 settembre 2007

SE IL MONDO TACE

di tragedie come quella che sta avvenendo in birmania poche ne sono accadute negli ultimi decenni.
e non basta pensare che il mondo globalizzato si mobiliti se a morire sono ragazzi e monaci colpevoli di volere la libertà più della loro stessa vita.
Spari ad altezza d'uomo significano disprezzo per la sensibilità della gente come noi, che alla democrazia-malata quanto vogliamo-siamo stati educati e in essa fortemente crediamo.
La bellissima folla rossa di monaci buddisti coperti da una cordata di studenti e gente normale che si snoda per le vie delle città è il segno che ancora qualcosa è vivo di quell'antico spirito del popolo.
uno spirito che non si piega neanche di fronte a un mitra.
perchè le idee sono a prova di proiettile.
potranno ucciderne tanti,potranno oscurare internet e cacciare giornalisti.
ma la libertà non la puoi fermare,e quando esplode fa piazza pulita di tutti,militari e fantocci.
non basterà neanche l'appoggio di cina e usa alla causa del regime militare birmano perchè questo cadrà,poco a poco,come una goccia che scava la roccia.
MA CADRà.
ce lo insegna chi ha vissuto nella lotta,chi della propria ha fatto una lotta e l'ha vinta.
con una bandiera sulla tomba ma l'ha vinta.
e noi gli saremo riconoscenti.
perchè sulla libertà non si spara e contro la speranza non si lotta.
per tutto questo si combatte.
onore al libero popolo birmano

domenica 16 settembre 2007

il tramonto di rete 4

dal 12 settembre 2006 rete 4 è ufficialmente una rete FUORILEGGE.
l'avvocato generale della corte di giustizia europea, nell'ultima sentenza emessa in merito alla legittimità della legge gasparri, ha condannato PER SEMPRE a trasferire la 4 rete berlusconiana su frequenze satellitari.
Ciò che significa che da 3 giorni al posto di rete 4 dovremmo avere il nuovo canale EUROPA 7,regolare detentrice della frequenza analogica.
Il ministro delle telecomunicazioni Paolo Gentiloni non si è ancora espresso, e ,invece di declamare la bocciatura della legge vergogna-Gasparri LATITA colpevolmente in un silenzio che ha dell'incredibile.
La sentenza dovrebbe diventare esecutiva a breve e tutti ci aspettiamo che almeno in quest'occasione si abbia riguardo del massimo organo della giustizia europea.
Staremo a vedere se , nonostante il silenzio dei giornali cosiddetti "grandi", la giustizia riesca a risarcire un onesto cittadino come il dott. Di Stefano,titolare di Europa 7.

venerdì 14 settembre 2007

il servizio della chiesa.

caro betori,stai esagerando.forse troppo.
adesso siamo arrivati al punto che DEVO RINGRAZIARE la chiesa per il servizio che mi rende.
peccato che io di questo servizio non ne usufruisco.e non sono il solo.
peraltro non voglio stare in uno stato che sovvenziona e ingrassa il clero di santa romana chiesa.
Una chiesa che non ha vergogna di dire che lo stato vegetativo è vita.
amici preti sapete che vuol dire morire sfinito dalla malattia, vivere senza sapere dove ci si trova nè chi si ha accanto?
è questo il rispetto della vita?
oggi da loreto betori si è addirittura scagliato contro la UE che ha imposto allo stato italiano di rivedere i privilegi alla chiesa.
ERESIA!!!
poi che certe cose succedano solo da noi è un altro conto.
Guai a toccarli nei loro privilegi.guai se dovessero pagare le tasse come noi.
Ma loro rendono un servizio io no.
noi no.
amen fratelli