venerdì 29 giugno 2007

L'ISLAM INCIVILE

è iniziato ieri a Brescia la prima udienza preliminare per l'omicidio di Hina Saleem, la giovane pachistana uccisa e sepolta dal padre e dallo zio,già rei confessi.
La giovane,fidanzata con un ragazzo di Brescia sognava una vita diversa da quella dei suoi genitori,un esistenza incanalata dentro i dettami dell'islamismo più gretto,quello degli imam provinciali.Si è chiusa così l'esistenza di una persona che voleva solo cambiare la sua vita e renderla migliore.Forse.
Ma i tentativi a questa mentalità non vanno molto a genio.Meglio uccidere la propria figlia piuttosto che essere svergognati in una moschea fatta in casa con 10 deficienti che inneggiano alla jihad.
Ma in realtà questi individui sanno la prima lotta interiore è quella contro le proprie debolezze.
quando l'odio e l'ignoranza hanno la meglio,ecco come si può cadere in basso.
Speriamo almeno che la giustizia italiana punisca SIMBOLICAMENTE questa gente,che, OSPITE del nostro paese, si permette delle violazioni dei diritti umani(soprattutto delle donne) che noi gente civile abbiamo bene a cuore(almeno la maggior parte).
non è di questa gente che ha bisogno l'italia affinchè diventi un paese che si avvantaggi della diversità culturale.questa è barbarie.questo fa schifo.

VIVERE UNA FAVOLA...


COSA NON DAREI...
PER STARE SU UNA NUVOLA...

mercoledì 27 giugno 2007

FARE UN ITALIA NUOVA


Diciamo che è fatta.
è fatta per il nuovo partito della sinistra,sempre più europea, come è fatta per un inizio di ricambio generazionale.
Con la discesa in campo di Walter Veltroni nasce un nuovo periodo per l'Italia intera.
Perché con questo partito non solo si volta pagina dopo più di 60 anni di sinistra socialista/comunista ma si apre sempre più alle tendenze socialdemocratiche da una parte e ad un centrismo moderato riformista dall'altra.
Appare senza dubbio scontato che questa nuova entità politica susciterà non pochi risentimenti e malcontenti,ma un passo era da fare ,ed è stato fatto.
Non scorderemo però le lacrime dei vecchi leader ds e con esse una pagina importante,anche a tratti oscura e non sempre lineare, della pagina politica più vicina al nostro cuore di "fedeli".
Partirà un progetto,con un ottimo timoniere, per tentare di recuperare quello che questa odierna sinistra sciagurata ha perso, una sorta di rivincita contro chi diceva che l'iniziativa intelligente ormai partiva raramente da sinistra.
Sembrerà scontato,ma il passo verso il futuro nuovamente è stato fatto da una certa parte.
Un passo di cambiamento,io me lo auguro.
In bocca al lupo Walter

giovedì 21 giugno 2007

GIUSTIZIA PER FEDERICO ALDOVRANDI








Questo ragazzo si chiamava FEDERICO ALDOVRANDI.

secondo la polizia questo ragazzo è morto per cause naturali.

Avava 18 anni quando nel 2005,dopo una notte passata in discoteca con gli amici-forse aveva assunto un MODESTO quantitativo di droga(come risulta dall'autopsia) -viene intercettato da una volante della polizia con dentro 4 agenti

  1. FORLANI PAOLO
  2. SEGATTO MONICA
  3. PONTANI ENZO
  4. POLLASTRI LUCA

Cosa gli hanno fatto lo vedete da soli.

Federico è morto per le botte prese,precisamente per asfissia provocata da schiacciamento della gabbia toracica.

Per la polizia Federico è morto da solo, "per cause naturali"recita il referto della pattuglia.

Ma oltre ai dubbi evidenti derivanti dalla foto ci sono dei particolari che sono davvero duri da mandare giù.

La POLIZIA HA COPERTO i colleghi che in modo infame,meschino e imperdonabile hanno massacrato di botte un ragazzo di 18 anni.

LA POLIZIA ha nascosto i reperti della scientifica provanti la morte violente del ragazzo

LA POLIZIA ha manomesso i verbali dell'accaduto.

LA cosa più grave di tutta questa storia è che l'indagine ,prima di essere svolta fu giudicata,AGLI INIZI, dal pm non penalmente rilevante nei confronti dei 4 poliziotti.

un particolare?

uno dei giudici era compagno di una poliziotta in pattuglia.

una cosa su tutte volevo dire a questi 4:

FATE SCHIFO INFAMI.

avete avuto il coraggio di pestare a morte un giovane indifeso e di depistare le indagini che portavano alla vostra colpevolezza.

avete strappato un figlio a due genitori che lo aspettavano.

ma dov'è la giustizia in questo paese?i primi vigliacchi in divisa hanno il diritto di ammazzarti e rimanere impuniti?

VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA.

ma c'è di più.

questi STRONZI saranno processati alla fine di questo anno, e nel frattempo sono stati SPOSTATI IN ALTRE QUESTURE.

PRENDONO, IN SOSTANZA ANCORA I NOSTRI SOLDI.

questi vigliacchi che dovrebbero difenderci!!!

SPERO,IO E TUTTA LA GENTE CHE RICORDA FEDERICO, CHE QUESTI PAGHERANNO E LA PAGHERANNO AMARAMENTE.

nessun perdono per questi animali.

ciao Federico...

IL SERVO MIMUM


Guardate la faccia di questo individuo.
dal tesserino che porta dentro al portafoglio e per i soldi presi alla rai si direbbe che faccia il giornalista.
è un uomo per tutte le stagioni: vicedirettore del tg5 ai tempi di mentana(91-94) prima di passare al tg 2 e infine a coronamento della sua svavillante carriera approda al tg1 in qualità di direttore.
Famoso per le sue simpatie a destra,pluricoperto dai suoi amichetti, il fido clemente non perde l'occasione per "inguattare" le notizie e propinarcene di meno indigeste.
sue le direzioni più esilaranti dei TG 1 in prima serata.suoi i panini fatti con le dichiarazioni degli esponenti dell'allora vecchia maggioranza.La regola era questa: Centro destra al governo?no problem.notizia,dichiarazione dell'esponente di governo,dichiarazione dell'allora membro dell'opposizione e chiusura in bellezza con dichiarazione di un altro esponente di governo.
facile no?
e non ve la ricordate l'Italia descritta nei suoi TG?
tutta panettoni, macchine e vacanze caraibiche.certo c'era Silvio.che intanto era processato con tutta la sua banda.SHHH,GUAI A PARLARE.
e una buona parola di riconoscenza non si nega mai.
Ora, dopo aver gozzovigliato a spese del servizio pubblico-Cioè NOI- se ne torna alla casa del padre.
Dal 29 maggio,pare MIMUM SARà IL NUOVO DIRETTORE DEL TG 5, TG ammiraglio delle reti berlusconiane.
non vi piace il passaggio?
destra, sinistra, centro.RAI , mediaset.
mimum ne prende a destra e a manca.
beato lui che la mattina riesce ancora a guardarsi allo specchio.
COMPLIMENTI,DAVVERO UN OTTIMO ESEMPIO DI DEONTOLOGIA PROFESSIONALE.

martedì 19 giugno 2007

GIOVANI IDIOTI CRESCONO


Cercando su google si trovano davvero delle belle cosette.
come questo cartello prodotto dagli egregi di fiamma tricolore in cui si inneggia alla libertà per il pluricitato(da me) erick priebke.
Non vorrei essere forte...
ma se tra i 335 ci fossero stati i loro nonni,questi stronzi avrebbe fatto lo stesso un cartello di questo tipo?
almeno con un anno di ritardo.
fatevi un pò schifo

PRIEBKE TORNA A FARE LE PAROLE CROCIATE

Dopo le infinite polemiche a seguito della possibilità data all'ex ss erik priebke di recarsi al posto di lavoro(a 93 anni!?) , è venuta la notizia che tutti aspettavano.
dietrofront.il permesso non c'è più.
Ma la motivazione è davvero esilarante.o al limite del pianto.
Il buon priebke in barba alle imposizioni del giudice che regolavano entrata e uscita oltre che alle modalità di spostamento faceva letteralmente come gli pareva.insomma,visto che è un simpatico vecchietto avremmo mai potuto negargli la passeggiata per il giornale o la chiacchiera al barbiere alle ore che più preferiva? no di certo...
Ma ora che il permesso non c'è più l'orco delle fosse ardeatine tornerà con un bel ventilatore in faccia a fare le sue belle parole crociate in tedesco.
"a chi tocca nun se 'ngrugna"
335 volte vergognati.

I SOGNI VALGONO ANCORA...


se guardo questa foto penso ai sogni.
il sogno di un mondo migliore e un sogno strettamente personale.
Ne è passato di tempo da quando finì la guerra tra ribelli dell'ezln e l'esercito regolare messicano per la rivendicazione dei diritti degli indigeni del chiapas.
Marcos ha scelto questo, lasciare una vita agiata e di sicuro successo per una vita fatta di idee e di sogni,e si sa,i sogni non iniziano finisco ,sono semplicemente sogni.
non li paghi,non li compri, in fondo pare che nascano con te.
La figura di questo uomo dimostra quanto il valore materiale delle cose e il senso stesso della vita cambiano se cambi di prospettiva.
Se per un attimo lasci a casa l'egoismo di una vita già scritta e ti apri a nuove situazioni,sicuramente ne guadagnerai.
é ovvio che ne perdi in tranquillità, ma che vale una vita vissuta senza alcun rischio?
NULLA.
PER UN SOGNO VALE SEMPRE LA PENA DI CAMBIARE.e di rischiare.
lui ce l'ha fatta.
onore a marcos, subcomandante dell' ezln .


SALAM RAHMAT!!!!


bentornato rahmatullah...

domenica 17 giugno 2007

IL DOVERE DI DIRE NO

Ci sono voluti cinque anni per potere aspirare ad un governo più giusto,sostanzialmente più equo verso ogni categoria sociale, ma soprattutto nuovamente attento ai diritti delle persone in primo luogo e dei professionisti poi.
Ma ancora una volta, lasciate a casa amare considerazioni sull’andamento della politica italiana si incappa nell’ennesima scivolata dell’emiciclo di piazza Montecitorio sulla libertà d’informazione.
E stavolta nessuno,tramite sterili comunicati dell’ordine giornalisti ha saputo opporsi ad un impresa che non riuscì neanche all’amato cavaliere: imbavagliare i giornalisti.
Con ben 447 si e 7 astenuti infatti è passato alla camera il decreto Mastella,tipico esempio di decreto matrioska,con il quale l’unitissimo(guarda caso) Parlamento uccide la cronaca giudiziaria.
Nata come legge che tutela in misura maggiore la privacy-che in italia esiste da 15 anni- e patrocinata da tutti i partiti indistintamente rappresenta un caso unico nel panorama giornalistico mondiale,se facciamo eccezione di paesi come la Namibia e la Corea del sud,nostri diretti inseguitori nella classifica dei paesi con più libertà di stampa.
E non una puntata di Porta a Porta,un articolo sul foglio o sul giornale hanno sugellato questo trionfo della libertà in Italia,perché come si sa:l’importante è aiutarsi a vicenda.
Quanto tempo è passato da quando tutti i parlamentari votassero uniti su un ddl, che , se fosse stato applicato in passato, ci avrebbe nascosto gli scandali peggiori dell’italia repubblicana: da bancopoli a valletto poli,passando per le truffe di Moggi alle scalate di Fiorani e ai crack Parmalat,dallo spionaggio Telecom allo scandalo del Sismi.
Tutto sarebbe stato sconosciuto a noi,poveri lettori.Perchè non dire è cento volte meglio che dire e magari scoprire.
Da ora in poi, se la legge passerà anche al senato niente più scandali,se non alla fine dei procedimenti,cioè mediamenti dieci anni dopo.
Ma c’è di più.
Secondo la vigente regolamentazione, gli atti delle indagini sono coperti dal segreto investigativo fino a che l’imputato ne abbia la possibilità di conoscerne la natura.
Prima di quel momento chi viola il segreto istruttorio integralmente incorre in un divieto di pubblicazione,che, se violato, comporta per il trasgressore una multa da 51 a 258 euro,cifra che qualsiasi giornalista sarebbe disposto a sborsare pur di avere uno scoop o di fare SEMPLICEMENTE il suo lavoro di cronista.
Bene, secondo il nuovo ddl Mastella,il giornalista trasgressore aggrava di gran lunga le sanzioni pecuniarie e penali a suo carico portando la sanzione a 30 giorni di arresto o,in alternativa, ammenda che va da 10 mila a 100 mila euro.
Senza contare che ,di fatto, gli atti pubblicabili diventano un numero assolutamente esiguo.
Guardando un po’ più a fondo l’intero disegno di legge si scorgono simpatiche e quanto mai argute considerazioni:
-“è vietato la pubblicazione ,anche parziale o per riassunto, degli atti di indagine contenuti nel fascicolo del pm o delle investigazioni difensive,anche se non più coperti da segreto,fino alla conclusione delle indagini preliminari ovvero fino al termine dell’udienza preliminare”
In pratica non si potrà più sapere se una persona è oggetto di procedimento penale per un qualche reato fino al termine dell’udienza preliminare.
Peccato che nell’udienza preliminare sono previsti il patteggiamento e il rito abbreviato che ,in pratica, permettono all’imputato di confessare e quindi di rendere pubblicabile prima la pena che la colpa per cui ha confessato.
-“è vietata la pubblicazione anche solo nel contenuto della documentazione e degli atti relativi a conversazioni, anche telefoniche,o a flussi di comunicazione informatiche o telematiche ovvero ai dati riguardanti il traffico telefonico e telematico,anche se non più coperti da segreto”
Telefonate compromettenti, certezza di collegamenti mafiosi(dell’Utri Cinà,Mangano,Ciancimino), notizie di tangenti confessate per telefono e bonifici bancari non saranno più oggetto di pubblicazione.
Perché, si sa, l’imputato deve poter vivere in pace, sciocchezze se esso sia un pedofilo, un corruttore o peggio ancora un amico dei mafiosi. Tutto va taciuto finche una legge o un giudice non mischi le carte in modo da confondere il reato.
Detto in parole povere: il giornalista stia al suo posto e continui a parlare di panettoni e feste mondane.
-è vietata la pubblicazione di provvedimenti emessi in materia di misure cautelari nel contenuto dopo che la persona sottoposta ad indagini ovvero il suo difensore ne abbiano avuto conoscenza
Da oggi in poi, se vorremmo sapere se qualcuno ha commesso un reato dovremmo aspettare che avvocato e accusato abbiamo ricevuto notizia, ovviamente se gli è comodo.
-le intercettazioni e i dossier illecitamente formati non possono né essere acquisiti né in alcun modo utilizzati tranne che come corpo del reato.
Se Consorte e Gnutti parlano di una banca come la loro impresa di famiglia,questo il correntista non dovrà saperlo,perché altrimenti si rischia di farlo fuggire,e una banca di certo, non può permetterselo, se vuole continuare a guadagnare.
Tutto assolutamente lineare per i solerti legislatori, comprese le gentili clausole sul blocco delle pubblicazioni di fascicoli appartenenti ai pm se non alla fine della sentenza d’appello e sul blocco delle spese sulle intercettazioni per le procure,come se nessuno sapesse che le spese delle intercettazioni le pagano i condannati.
Qui si tratta in pratica di un bavaglio,neanche tanto piccolo sulla bocca di tanti giornalisti che non potranno, per questa legge, esercitare liberamente la propria professione a meno che non vogliano pagare salatamente il diritto dovere di cronaca.
Ennesima quindi la pesante infiltrazione della politica nella giustizia che in barba alle norme è sempre più sottesa a certi giorchi di potere.
Della serie: i potenti ordinano,il parlamento esegue e noi ne paghiamo le spese.Complimenti vivissimi alla camera
tutta.

A VOLTE INCIUCIANO

Guardate le facce di questi due qui.credo che,al di là di bonarie valutazioni di tipo umano stiano ampiamente sul cazzo a molti.
Pochi minuti fa,in diretta sul "non TG" dell'emilione nazionale sbuca su invito del suddetto conduttore la vocina fastidiosa del buon guardasigilli.
Frasi di circostanza all'inizio che paiono qualcosa di più di un banale convenevole.
I DUE SI CONOSCONO e qualche indizio di familiarità gli scappa parecchie volte.
Poco male direte voi,chissenefrega...
Parlano,(oddio,ci provano) delle intercettazioni.Tutti e due convinti che il giornalista LIBERO solo un rompicoglioni che spara a piacimento nomi e fatti.
Perché da noi, per chi non lo sapesse,dire la verità (di qualsiasi natura) è diventato uno scandalo.
Ma mastella col suo disegnino di legge ha provveduto.E fede gli fa i compliementi in diretta.
insomma una matricianata in compagnia.
chissenefrega se uno è il cane da riporto di berlusconi e uno un povero democristiano lavato con perlana e ora sui banchi alti di Montecitorio.
Le manfrine che si fanno arrivano quasi al vomitevole quando fede lo propone addirittura come UNO CHE SI RICORDERà per questa sua legge .
Si, la gente col cervello se lo ricorderà bene.
Ha semplicemente tentato di mettere la parola fine alla cronaca giudiziaria.
Da oggi in poi,stato garantista bipartisan, fai un casino e sei all'opposizione?
tranquilllo,ci mettiamo d'accordo e tiriamo fuori un bel decreto zitti tutti.
Bravo mastella,ricorda che il culo che ti ritrovi sta li grazie a noi.
E a noi che ti dai del tu con quel Fede ci fa più incazzare che altro.
senza parole...



sabato 16 giugno 2007

IN CINA SUCCEDE CHE...




Immaginate un paese lontano milioni di kilometri.
Altra cultura.
Altri usi.
Altra gente.
Eppure far nascere un bambino, dare vita ad una famiglia, altrove è più difficile che da noi.
In Cina è dal 1980 che il governo di Pechino ha introdotto restrizioni in materia di maternità.
Persino sui cartelloni pubblicitari si pubblicizza che avere un figlio solo è la garanzia per una vita senza poi troppi stenti.
In pratica avere un figlio è diventato(anzi,lo è da molto tempo),da quelle parti, l'ennesimo modo in cui lo stato controlla la vita delle persone.
In pratica,potendo avere un solo figlio per coppia,a meno che non si abbiamo così tanti soldi da poter pagare la salatissima penale imposta dal governo, le famiglie sono costrette a dover volere un figlio maschio, unico fonte di reddito quando i genitori saranno troppo vecchi per i massacranti turni e mestieri in Cina.
Stando così le cose ,la maggior parte delle donne pratica,nel migliore dei casi, l'aborto selettivo(vietato dalla legge),ossia sceglie di abortire una bambina per tentare di avere un maschio.
E questo è un costo altissimo da chiedere ad una madre.
non c'è libretto rosso o Mao che tenga.
Questa è una barbarie che va combattuta ,in primis conducendo una battaglia con l'opinione pubblica e in secondo luogo grazie all'aiuto degli organi di tutela internazionale dei diritti umani.
Non di rado succede di vedere foto di bambine ai margini della strada senza vita.
In quelle immagini,di rara crudezza,si comprende quanto sia difficile gestire maternità e interessi dello stato.Lì povertà e degrado sociale si mischiano fino a cadere su chi,di tutto questo schifo, non ne ha colpe.
Che il governo di Pechino possa muoversi in una certa direzione visto l'allarme di alcune società di rilevamento statistico di un imminente(circa 2050) arrivo in un punto a natalità zero(senza contare lo squilibrio,già grave fra nascite maschili e femminili).
Al di là della cinica ragion di stato(ma non solo) è auspicabile che il paese con il futuro economico più roseo della terra, apra ai diritti dei bambini in primis dei lavoratori e delle donne.
Solo così ,col rispetto dei diritti umani fondamentali, si può avere sviluppo.
tutto il resto,per fortuna,non conta.

RAHMATULLAH HANEFI LIBERO


Alla fine ce l'hanno fatto in quel dell'Afghanistan.
Rahmatullah Hanefi, imputato dai giudici del suo paese per aver (così dicevano) aiutato i terroristi nel rapimento di Daniele Mastrogiacomo, é stato completamente prosciolto dall'accusa e immediatamente tornato in libertà.
L'uomo ,collaboratore di Gino Strada , era riuscito a mobilitare sotto il suo nome tutti quelli che nutrono stima e riconoscimento per il lavoro svolto da Emergency nel mondo.
Il prossimo passo,speriamo, sarà il ritorno di Gino Strada e della sua compagnia a portare aiuto dove ce n'è bisogno.

venerdì 15 giugno 2007

V-DAY


Diciamo che questo è un colpo di testa a porta vuota.
il cross,pennellato, è del caro Beppe Grillo.
un iniziativa.una bella iniziativa,diversa.
IL V-DAY, meglio noto come vaffanculo day.
nato dalla fusione tra d-day(quello dello sbarco in Normandia) e uno dei tanti giorni(sprecati) a manifestare per famiglie chiese e chiesette L'8 SETTEMBRE ci troveremo tutti nelle piazze per mandare affanculo non solo questo governo ma tutti quelli che hanno quell'odore che assomiglia vagamente a quello uscente da certi orifizi.
Sarà un giorno in cui dire ai politici che ne abbiamo le palle piene dei loro privilegi e delle loro stronzate fatte A SPESE NOSTRE.
basta con questa politica dell'amico del mio amico.
La politica italiana di adesso va buttata nel cesso e mandata nelle fogne tramite sciacquone.
vogliamo cambiare e dobbiamo cambiare.
per un giorno, quel giorno, potremmo mandarli tutti a ...

PEPPINO VIVE FRA NOI




Cinisi(Palermo)


ennesima vergognoso attentato alla memoria di Peppino impastato,il giovane morto 29 anni fa ad opera della mafia.


una bottiglia di acido corrosivo è stata lanciata nella notte contro le porte del centro antimafia gestito dal fratello e dalla madre e contro la lapide che lo ricorda.


Peppino faceva lo speaker a radio aut in cui, ogni mattina, ironizzava sui boss mafiosi della sua città.
Ma alla mafia il pensiero libero non piace,ci hanno messo poco ad ammazzarlo quei bastardi.


Peppino è rimasto in mezzo a noi grazie alla forza delle sue idee e al coraggio di non tirarsi indietro sapendo che un davide questa volta non avrebbe battuto un golia chiamato mafia.


il sorriso di un giovane così forte e coraggioso sopravviverà nel tempo,sopravviverà a quegli stessi infami che lo hanno cancellato dai registri anagrafici ma che mai potranno cancellarne il ricordo.


Caro Peppino,questo post è tutto per te.


NOTA MOLTO BENE
Come se questo non bastasse è arrivata la proposta di due CRETINI consiglieri comunali GUARDA CASO DI FORZA ITALIA(che visti i precedenti non hanno problemi a dirsi amici dei mafiosi) i quali hanno proposto di intitolare la sala consiliare(CHE DOVREBBE PORTARE IL NOME DI PEPPINO E DI NESSUN ALTRO) ad un certo Leonardo Pandolfo,fotografato, anni or sono, in compagnia di tano badalamenti:IL MANDANTE dell'omicidio del giovane impastato.
COMPLIMENTI DAVVERO

una battuta...

visto che negli ultimi giorni vanno di moda le battute...
concedetemene una:
SIGNORI DELL'OPPOSIZIONE...SENZA OFFESA

SIETE DEI COGLIONI

assoluzione berlusconi caso sme.forse tutto riaperto

è forse tutta riaperta la partita che vede i giudici e silvio berlusconi per il processo sme.
L'assoluzione del Signor Berlusconi era stata pronunciata dopo una seire di vergognose assenze e discorsi preparati a casa e last but not least le care vecchie leggine ad personam.
Il pg del processo ha presentato appello per la sentenza assolutoria.
silvio berlusconi dovrà così dimostrare chi ha pagato i giudici previti e pacifico nonchè squillante per pilotare le sentenze della sme che vedeva lo stesso berlusconi imputato.
in attesa che la vera giustizia faccia il suo corso ci auguriamo che mafiosi pregiudicati e corruttori vadano fuori dalle palle.

Le Mille balle blu

Roma,15 giugno
è stata dura la replica delcsm alle vergognose affermazioni di Silvio Berlusconi sul presidente del consiglio prodi.
Con un assurdo quanto fuori luogo riferimento ad un regicidio come rimedio al governo il signor Berlusconi ha preso al volo l'appuntamento con la milionesima delle sue stronzate.
Certi che tra poche ore uscirà un comunicato in cui sottolineerà il modo scherzoso con cui ha proferio la frase lo invitiamo a misurare le parole in attesa del giorno in cui si levi dalle palle.
sentiti saluti

mercoledì 13 giugno 2007

Fourier: alla scuola diaz di genova fu un massacro

Dopo ben 6 anni, rigorosamente alla fine dei procedimenti disciplinari nei confronti dei 28 poliziotti implicati nel pestaggio alla scuola diaz in occasione del g8 di genova (2001), Michelangelo Fournier-allora vice capo questore- ammette che quella notta fu messo in atto un deliberato, ingiustificato pestaggio stile "macelleria messicana" nei confronti degli occupanti dello stabile.
é in dubbio che tra gli occupanti ci fosse qualche facinoroso ma le scene che vide l'allora vice questore segnano in maniera totale e definitiva quanto l'abuso di potere da parte di qualche violento bastardo infanghi il lavoro di tanti onesti poliziotti.
Certo è che le vittime di quella sera, vera carne da macello, non verranno mai risarcite mentre i picchiatori resteranno indisturbati al loro posto,magari a pestare di nuovo qualche ragazzo inerme.
una vera,ennesima, vergogna.
ma per questi ragazzi niente comitati,niente interesse mediatico,niente di niente.
in fondo qualche ossa rotta non vale politicamente così tanto.
ovvio.

erich briebke,il lavoratore

Roma
A 93 anni l'ex capitano delle ss con un ergastolo sulle spalle per il massacro di 335 persone alle fosse ardeatine ha ottenuto il permesso di uscire tutti i giorni per recarsi sul suo imprecisato posto di lavoro.
Da oggi, stragista o no, l'età fagocita il crimine.
complimenti ai giudici del tribunale militare.

martedì 12 giugno 2007

gustavo selva a spasso

Roma,
Dopo la vergognosa messa in scena posta in essere da gustavo selva pochissimi giorni fà, sono arrivate le sue dimissioni e una bella denuncia da parte dell'azienda sanitaria romana.
Così, dopo aver perso la faccia ,al goliardico EX SENATORE speriamo sarà comminata una pena esemplare.
che sia di monito a tutti quelli che usano un potere dato DA NOI per i loro teatrini.
i buffoni sono nelle fiere,non in parlamento.

UNA STORIA...

questa storia l'ho ricevuta in dono qualche tempo fa.era incompleta e a suo tempo non ebbi modo di completarla con un finale mio.spero che ora ,in questo momento,il finale arrivi a destinazione

"c'era una volta, in una piccola città della francia, una bambina di nome Sara .Era molto carina,castana e con due grandi occhi chiari.
La sua era una famiglia normale,la madre casalinga,il padre aveva una bottega da artigiano,il suo mestiere era fare delle lettere.
Da piccola, come tutte le figlie uniche, non aveva altra compagnia che quella della sua mamma.
Sara ogni giorno si chiedeva se la sua vita sarebbe stata felice accanto al principe azzurro che aveva sempre popolato le sue fiabe.
Così, crescendo, incontrò le prime piccole difficoltà della vita,scoprì la falsità delle persone e l'ignoranza di quelli che aveva intorno;provò il dolore che provoca la morte di qualcuno di davvero importante e quasi tutto quello che la vita le propose di bello di brutto.
Poi un giorno mentre andava a fare delle compere per sua nonna,le buste si ruppero e un ragazzo che passava di lì le raccolse.
In quell'attimo si trovarono vicini e i suoi occhi incrociarono gli occhi verdi del ragazzo.pensò che quella era la cosa più bella che avesse mai visto, quasi non le sembrava vero.
il ragazzo si presentò:veniva dalla campagna vicina.
Lei smarrita quasi non rispose,aveva troppa paura di fare brutta figura.Fu così che il cavallo si imbizzarrì e il ragazzo fuggì senza dirle una parola.
Il mattino dopo,al risveglio,sara si alzò sorridendo come non aveva mai fatto,andò ad aprire le fineste e tutto le sembrò così diverso dal solito.
si,si era innamorata...
MA QUI IL RACCONTO FINISCE.PROVO A FINIRLO IO.
quel giorno non fù che l'inizio di una vita nuova,fatta di tanti piccoli gesti quotidiani che avevano cancellato di colpo tutto il brutto che c'era stato,o almeno si stava superando insieme.
A volte basta un giorno per capire milioni di cose.basta un niente per capire che la vita può cambiare e farti cambiare senza volerlo o rendertene conto.
questa piccola storia,un regalo dopo un momento brutto tra tanti ,tantissimi belli è un messaggio d'amore,per non arrendersi mai ad accettare qualcuno nel proprio cuore,basta farsi spazio e una vita basta per due.
Perchè amare vuol dire arricchirsi e donare le proprie esperienze sapendo che gratis quelle esperienze diventeranno un gesto,e quel gesto un sorriso,un bacio,una bella serata.o semplicemente un giorno diverso.
mai banale
sempre nuovo.
questa storia mi ha insegnato che la diffidenza non paga e che si può cambiare di giorno in giorno,diventare migliori,per te stesso e per qualcun altro.
devo dire che questa storia non è finita, è un libro aperto,fatto di tantissime pagine scritte e milioni,forse miliardi ,ancora non scritte.
e ogni pagina sarà la premessa per quella dopo.
un libro dalla trama non svelata.
un libro, spero, bellissimo.
fede

domenica 10 giugno 2007

GUSTAVO SELVA,BELL'ESEMPIO DI INTEGRITà

la vergogna,cari amici,non hai mai un limite.
da oggi in poi,in assenza delle generose autoblu,che scorazzano culi parlamentaria destra e a manca, tutti i senatori potranno usufruire di un servizio taxi-autombulanze.
è quanto successo ieri a roma .il geniale inventore del nuovo servizio?
GUSTAVO SELVA,senatore di alleanza nazionale,81 anni.
il senatore,vero simbolo di correttezza e di integrità morale, si trovava in ritardo per una diretta su la 7 in cui si discuteva del corteo anti bush.
macchine bloccate, e un carabiniere che alla domanda:"come faccio a muovermi?" ,rispondeva: "al massimo con un ambulanza".
detto fatto.
il malore è arrivato repentino e giusto in tempo per arrivare in orario.nello scherzetto del simpatico senatore hanno perso tempo una vettura del servizio sanitario e due dottoresse che non hanno potuto far nulla una volta scoperta la malefatta.
non contento ,dopo aver usfuruito di un servizio per i bisognosi, il senatore ha così commentato:
"è una vergogna che ho aspettato 35 minuti prima chel'ambulanza mi portasse a destinazione, mi lamenterò con il prefetto e con il capo della polizia:in questa città uno non può neanche morire".
non ci sono parole.
VERGOGNATI BUFFONE.

venerdì 8 giugno 2007

stavolta no

non basterà uno stronzo che corregge a cazzo i suoi esoneri a fermarmi...
niente scuse,
vada come vada,
io ce la sto mettendo tutta.

lunedì 4 giugno 2007

antifascismo

si,sono antifascista.
non mi frega che mi diate del comunista,a me il nero disturba,soprattutto per quello che ha fatto.
per me fascista vuol dire morti,guerra,soprusi,dittatura.per me fascismo vuol dire botte,vuol dire matteotti ridotto a cadavere,vuol dire gramsci lasciato morire.
Non mi importa dalla bonifica della pianura pontina,non mi importa della previdenza e dei treni in orario.
non mi importa della banalità della propaganda.
me ne frego dei finti valori veicolati da gente finta.
vigliacchi vestiti con la corazza dell'intoccabile.tanto allora bastava una divisa per mettere paura.
e allora per me basta questo perchè questa gente finisca dimenticata,per il male che ha fatto all'italia e per quello agli italiani.
partigiano?
sono semplicemente un nipote di quella italia che andava avanti con la tessera,quell'italia povera, che cacciava gli ebrei dai loro posti, quell'italia collaborazionista,delle deportazioni e delle violenze.
quell'italia non mi appartiene e non appartiene al passato di questa grande nazione.
quel nero va lavato via,come ogni colore che ha in qualche sporcato le nostre memorie e la memoria collettiva.
è ora di prendersi la responsabilità di cancellare.
Quel nero,nella nostra memoria non merita un posto.

nessuno può.

nessuno può dirti quello che devi fare,quello che fai o dici è copyright esclusivo della tua persona.
non rinunciare a dire quello hai dentro,quello che hai da dire al mondo.potresti presto pentirtene.
è purtoppo prassi di questo nostro modo di vivere nascondere quello che si ha paura a dire.
spaventarsi farebbe solo il gioco di chi fa per mestiere il guastafeste.un sogno è un sogno.finchè non diventa realtà non essere mai pago.
questo piccolo sfogo è per tutti quelli che per un motivo o un altro non possono dire quello che pensano.
per tutti i bambini soldato che sprecano i loro anni per degli stronzi e per mille stronze ,maledette guerre.
per tutti i bambini lavoratori sottopagati,per quelli che vendono gli organi per pagare da mangiare e perchè ,anche se per uno solo, domani possa essere un giorno nuovo.un giorno libero.
abbiamo la fortuna di essere nati in un posto abbastanza libero.da noi il massimo problema è discutere con un prete se essere gay o fare l'amore prima del matrimonio sia un peccato mondiale.
una cosa su tutte:VAFFANCULO!!!
c'è un mondo che piange e che soffre.un mondo di soprusi e di iniquità.
e noi,sappiamo scannarci per una maledetta legge sui diritti civili di chi ha fatto una scelta diversa dalla nostra per ciò che concerne la persona da portarsi a letto la sera.
spostare un attimo l'obiettivo dal proprio orticello banale e conformista aiuterebbe tanti a capire che i nostri sono non-problemi.
in fondo questo è solo un insieme di parole buttate lì.
ma ricordate:
tra il fare e non fare,dire o non dire..
E MEGLIO FARE E DIRE
SEMPRE