
E' precisamente dal 1999 che Europa 7 e il suo editore Francesco Di Stefano stanno subendo un ingiustizia tutta italiana.Il problema è che al sopruso sofferto da Europa 7 corrisponde un beneficio ,che , guarda il caso, va a favore di rete 4,gruppo mediaset,quindi Silvio Berlusconi,presidente del consiglio ai tempi della vergognosa legge che ha condannato Europa 7 a essere ,pur con la ragione dalla sua parte, svantaggiata.
Ma cerchiamo di spiegare bene la questione,che ha del surreale,per non dire del ridicolo
L'editore Francesco di Stefano ottiene la concessione statale per mandare in onda su scala nazionale la sua televisione privata e contemporaneamente,nello stesso decreto,viene stabilito che rete 4 deve essere spenta,per far spazio alla suddetta Europa 7.
I tempi si allungano in maniera inverosimile e ad aggravare la situazione ci si mette il governo di allora che INCREDIBILMENTE non spegne rete 4,compiendo una vera ingiustizia nei confronti di un onesto cittadino imprenditore.
ma oltre il danno anche la beffa.
Nel decreto di concessione era previsto un termine di 6 mesi entro il quale il signor di Stefano avrebbe dovuto preparare tutto per la messa in onda della nuova televisione,quindi,come immaginate,un investimento enorme.
Ma le frequenze non arrivano.certo,c'è il buon emilione da salvaguardare.
Il 22 novembre 2002 arriva una sentenza della CORTE COSTITUZIONALE che impone la fine di questo periodo di transizione che dovrà terminare entro il 21/12/2003.
Puntualmente in data 23/12/2003(giusto in tempo per procrastinare il termine ultimo fissato 8 giorni dopo) arriva l'ennesima legge vergogna del governo Berlusconi,stavolta è il turno della legge GASPARRI che Ciampi non esita a firmare.
é uno dei tanti scandali compiuti da questo governo.
Scandalo perché la legge contravviene in pratica ad una sentenza della corte costituzionale, il più alto tribunale del nostro paese.
Chissenefrega, per la banda Berlusconi tutto vale meno di niente.
Ma c'è di più.
Il consiglio di stato con un ordinanza di 61 pagine da completamente ragione alla dirigenza di Europa 7 e invia 10 quesiti alla corte di giustizia europea perché dichiari l'inadempienza della legge Gasparri alle direttive europee.
Nel 2006 finalmente arriva da parte della commissione europea la messa in mora dello stato italiano tramite la commissaria Kroes, con l'ingiunzione di porre rimedio a questa violazione.
Lo stato italiano che fa?
tramite l'avvocatura dello stato ,nella prima udienza tenutasi il 31 novembre 2006,ministro paolo Gentiloni, La delegazione del governo Italiano DIFENDE la legge Gasparri.
La corte di giustizia europea,in sede di udienza RIBADISCE la violazione italiana e obbliga l'Italia a porre fine a questa violazione.
Ad oggi il governo Italiano in mora e la sentenza della corte costituzionale è rimasta inascoltata.
Cambiano i governi ma il malaffare rimane sempre lo stesso.
Inciucio,vergognosa negligenza?
non sappiamo bene cosa sia.
Di certo è qualcosa che non ci fa onore.
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