martedì 17 luglio 2007

SELVA TORNA IN GROPPA



Ve lo ricordate questo simpatico vecchietto?

beh, se la risposta è no,questo post vi rinfrescherà la memoria.

Il nonnetto in questione è Gustavo Selva, senatore di AN, dimessosi in seguito allo scandalo provocato dal suo viaggio di rappresentanza in autoambulanza.

Beh, il simpatico senatore ci ha ripensato clamorosamente, ritirando dopo quasi un mese le sue dimissioni.

Insomma, con una mossa da vero intenditore di politica ha lasciato sbollentare la questione per poi,il 18 luglio, con gli italiani in vacanza, fare dietrofront come un vigliacco.

ALLE SPALLE DI TUTTI, IN BARBA ALLE SUE VERGOGNOSE RESPONSABILITà MORALI.

Ma ora passiamo alle motivazioni del dietrofront:

-pronti con i fazzoletti per le lacrime-

"Un voto in meno del centro destra al Senato è un giorno in più per il governo Prodi. Questo travolge ogni altro ragionamento che mi spingerebbe alle dimissioni. Per questo assumo su di me la responsabilità di ritirare le dimissioni"

-il senatore secondo un ragionamento quanto meno ardito sostiene una non meglio identificata crisi di coscienza per le sorti del suo paese.

insomma:fai quello che ti pare, ma resta al tuo posto per continuare a rompere le palle a chi fa il suo lavoro.

Le mie dimissioni, prosegue Selva ,vengono ritirate anche "perché la gente me lo chiede"

Ora, carissimo Selva, CHI te lo chiede?

noi siamo un paese che si è rotto le palle della gente come te,dei furbi,degli arraffoni, dei politici pieni di privilegi.

se fosse per noi,tu saresti in UN OSPIZIO.

e invece continui a RUBARE lo stipendio in senato.

una cosa su tutte:VERGOGNATI.

2 commenti:

poetessarmata ha detto...

Roma, 30 luglio 2007



COMUNICATO STAMPA

RAMPELLI (AN): AL SEN. SELVA, E’ SCAPPATO PRIMA DEL GIUDIZIO DEI PROIBIVIRI

“Il sen. Gustavo Selva è scappato da Alleanza nazionale prima che potesse essere giudicato per il suo deplorevole gesto dalla Commissione di Garanzia e Probiviri e senza chiedere scusa ai militanti e agli elettori che gli hanno consentito di ricoprire per 13 anni la carica di parlamentare della Repubblica. Nel giorno del suo addio ci saremmo aspettati che la riconoscenza prevalesse sui risentimenti" . È quanto dichiara il deputato di Alleanza nazionale e componente dell’Esecutivo, Fabio Rampelli a commento delle affermazioni rilasciate dal senatore Gustavo Selva durante la sua conferenza stampa.

"L'atteggiamento perdonista che qualcuno ha voluto interpretare nelle scorse settimane – ha aggiunto Rampelli- è alieno dalla responsabilità politica che i partiti si assumono quando selezionano i propri candidati. Saremmo stati tutti pronti a perdonare l'errore commesso, oltretutto da una persona che rispettiamo e non solo per ragioni d'età, ma il perdono prevede l'ammissione dell'errore e le scuse, non le prese per i fondelli rappresentate dalle dichiarazioni dei giorni scorsi culminate con la conferenza di oggi. A noi non risulta che gli elettori abbiano inondato Gustavo Selva di telegrammi con la richiesta di revocare le dimissioni da senatore, al contrario siamo stati travolti da un moto d'indignazione popolare per il gesto con il quale un parlamentare ha scambiato un'auto-ambulanza per un taxi".

"Ad An – ha proseguito Rampelli - avrebbe fatto più comodo far finta di nulla e tenersi un uomo di prestigio come Selva fino alla fine della legislatura, ma abbiamo preferito testimoniare la nostra avversità verso lo spirito della ‘casta’”.

“Ai colleghi di Forza Italia – ha concluso Rampelli- auguriamo che Selva, distrattamente, non li faccia trovare nell'odioso imbarazzo che abbiamo provato noi, magari facendo rafting con i gommoni della polizia fluviale o accumulando scorte idriche con l'acqua che i pompieri impiegano per spegnere i fuochi. Salvo poi dire che tanto si sapeva che quel giorno nessun bosco si sarebbe incendiato".

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